La foresta amazzonica



La foresta amazzonica della Guyana francese

Schiavitù e prostituzione

La foresta amazzonica la troviamo non solo in Brasile, ma anche nella Guyana francese, un vero e proprio paradiso dell’eco-turismo.

Il confine tra Brasile e Guyana francese è delimitato dal fiume Oyapock

Questo stato ha una popolazione stimata di circa 250.000 persone, ma ha un tasso di delinquenza comune più alto dell’intera Francia.

La Guyana francese è quindi un dipartimento oltre mare della Francia, dove la moneta è l’euro, è nell’area Schengen e pertanto, per accedere, è sufficiente la carta d’identità.

Luis Miguel Modino scrive che la cittadina Oiapoque è uno di quei luoghi in cui, la più grande sofferenza, sta nella società del benessere che abbaglia.

La città è diventata di conseguenza uno spazio ricreativo per i cittadini francesi che, supportati dal loro potenziale economico, acquistano nel territorio brasiliano i corpi femminili per il proprio piacimento.



Prostituzione

Uno dei principali flagelli è il traffico di esseri umani e lo sfruttamento sessuale.

Donne, adolescenti, quindi vendono il proprio corpo per sfamarsi.

Le donne, vittime dello sfruttamento sessuale nella città brasiliana di Oiapoque, entrano pertanto a far parte delle reti internazionali di tratta di persone.

Percorrono le miniere illegali della Guyana francese, del Suriname ed arrivano alla Cayenne, capitale della Guyana, per poi arrivare, di conseguenza, in Europa.

Schiavitù e lavori forzati

A tutto questo si aggiunge il lavoro forzato, a cui molti brasiliani, uomini e donne, sono sottoposti nelle miniere clandestine della Guyana francese .

La maggior parte di questi sono abbagliati dai soldi facili che pensano di ottenere grazie alla ricerca dell’oro.

Questo li porta ad entrare illegalmente nel territorio francese.

La tassa di ingresso, che viene addebitata ai brasiliani, è molto alta e contrasta con il fatto che, per entrare nel territorio brasiliano, non bisogna pagare nulla.

Coloro che vengono scoperti vengono espulsi immediatamente, senza un centesimo ed in fine molti di loro si ammalano gravemente a causa della malaria o del lavoro faticoso.

Coloro che possono restare lo fanno in condizioni disumane.




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Fonte

Guyana francese, paradiso dello sfruttamento sessuale e del lavoro forzato

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