Art. 21 della Costituzione Italiana




La Costituzione Italiana

La Costituzione italiana del 1948 dice che:

“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”

La più bella Costituzione del Mondo

Secondo Roberto Benigni la Costituzione Italiana è la più bella del mondo secondo altre persone, questa impedisce di riformarla.

La Costituzione, non può essere modificata in alcun modo nei capisaldi: forma repubblicana, la libertà di espressione, il principio di uguaglianza, ecc.)

Possono essere modificati o integrati ma solo applicando un iter “aggravato”.

Per modificare la Costituzione bisogna attenersi all’articolo 138 della Costituzione stessa.

Art. 21 della Costituzione Italiana

Come abbiamo letto, non si può modificare la Costituzione nei capisaldi ed uno di questi è la libertà di espressione che ritroviamo nel Art. 21 

“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria [cfr. art. 111 c.1] nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l’indicazione dei responsabili.

In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell’autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all’autorità giudiziaria.

Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s’intende revocato e privo d’ogni effetto.

La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.

Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume.

La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.”

Twitter, Facebook, Instagram, You Tube

I social network sono diventati la parte integrante della vita delle persone.

Il miglior modo per comunicare a tutti il proprio pensiero, le emozioni e riportare delle verità che a volte vengono nascoste o censurate.

Ogni social impone delle regole, ma queste regole sono molto arbitrarie e alcune volte applicano una censura che in Italia è vietata dalla Costituzione.

E’ giusto che i social mettano delle regole, ma allo stesso tempo loro si devono attenere alle regole dello Stato che li ospita.

In Italia c’è la libertà di espressione quindi anche se uno scrive o dice qualcosa non condivisa da altri, non può essere censurato ed eliminato dalla rete sociale. 




Dal canto loro, i proprietari di Meta, Facebook ed Instagram non possono consentire che si possano inviare messaggi di odio nei confronti di qualcun,  perché violano la legge Mancino

Legge 25 giugno 1993, n. 205 è un atto legislativo della Repubblica Italiana che sanziona e condanna frasi, gesti, azioni e slogan aventi per scopo l’incitamento all’odio, l’incitamento alla violenza, la discriminazione e la violenza per motivi razzialietnicireligiosi o nazionali. La legge punisce anche l’utilizzo di emblemi o simboli.

e nello stesso tempo censurare chi pensa in un modo differente a loro.

Quello che stiamo vedendo e vivendo oggi quindi è una mancanza di libertà ed un abrogazione del Art. 21 della Costituzione Italiana  e una violazione della legge Mancino, da parte dei  proprietari di queste piattaforme straniere, che sono ospitate in Italia. 

Brasile

Anche in Brasile i social network violano la Costituzione riguardo la libertà di espressione

Art. 5º Todos são iguais perante a lei, sem distinção de qualquer natureza, garantindo-se aos brasileiros e aos estrangeiros residentes no País a inviolabilidade do direito à vida, à liberdade, à igualdade, à segurança e à propriedade, nos termos seguintes:

IV – é livre a manifestação do pensamento, sendo vedado o anonimato;

IX – é livre a expressão da atividade intelectual, artística, científica e de comunicação, independentemente de censura ou licença;




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