Nel mondo globalizzato di oggi dovrebbe essere possibile conoscere la verità, ma purtroppo ci accorgiamo sempre di più che molte notizie vengono manipolate dalle fonti d’informazione e dai social a loro piacimento per creare un opinione comune che non può essere controbattuta.
Stampa, televisioni, radio, Facebook, Twitter, You Tube,ecc. hanno creato una specie di accordo per far passare solo notizie che vogliono e che di conseguenza le persone vogliono sentirsi dire.
Questo è successo con la pandemia del virus Covid 19 e ora si verifica nuovamente nella guerra in Ucraina
Della guerra in Ucraina abbiamo solo la versione che i Russi hanno invaso l’Ucraina uno stato sovrano e che la colpa è quindi solo ed esclusivamente di Putin.
Questa versione ufficiale può essere anche corretta, ma abbiamo anche delle versioni che non giustificano l’intervento della Russia, ma parlano degli antecedenti che avrebbero potuto evitare il conflitto.
Due studiosi di calibro internazionale nel 2015 e nel 2018 avevano previsto tutto, ma non sono stati ascoltati.
Abbiamo avuto notizie contrastant e poi smentite dai documenti trovati, su i Bio laboratori in Ucraina e di chi ha finanziato e finanzia questi laboratori.
Cosa sta succedendo veramente in Ucraina non ci è dato di sapere con certezza, le notizie a senso unico parlano solo dei soldati ucraini che combattono difendendo la loro patria da “eroi”
Ma, purtroppo come potrete vedere nelle immagini dei video non sempre questi militari possono essere considerati degli “eroi”, anzi tutt’altro, personaggi che non rispettano la Convenzione di Ginevra relativa al trattamento dei prigionieri di guerra
Grazie a questi video, abbiamo potuto vedere delle scene di guerra che molti media non trasmettono, i social non lasciano pubblicare e il più delle volte l’account viene sospeso.
Questa è, come ho già in un altro post, una violazione dell’Art.21 della Costituzione Italiana.
La giustifica che l’account viola le regole del social è in contrasto con il fatto che, il social di nazionalità estera, vìola per primo la Costituzione Italiana.
Purtroppo non sappiamo quale sarà il futuro sia ai militari arrestati ucraini e russi e quale trattamento gli sarà riservato in prigione, sempre che ci arrivino vivi.
Le immagini che avete visto sono state prese da Telegram grazie al lavoro di Giorgio Bianchi di Vittorio Rangeloni due giornalisti italiani.