Grana Padano



Grana Padano e Abbazia di Chiaravalle

Il Grana Padano o semplicemente “Grana” è uno dei formaggi più noti e apprezzati dell’Italia.

Le origini risalgono all’epoca romana.

Gli antichi Romani erano maestri nella produzione di formaggio, e la tecnica di fare formaggio si diffuse in tutta l’area dell’attuale Italia settentrionale.

In particolare, in quella che oggi è conosciuta come la Lombardia e il Veneto, la tradizione casearia prosperò grazie alle abbondanti risorse di latte provenienti dalle regioni circostanti.

È un formaggio a pasta dura prodotto principalmente nelle regioni dell’Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Piemonte e Trentino.

La sua produzione ha radici antiche e può essere collegata agli ordini monastici, tra cui i monaci cistercensi dell’Abbazia di Chiaravalle.

Questi monaci erano esperti nella produzione di formaggi e hanno contribuito a perfezionare le tecniche di produzione del Grana Padano nel corso dei secoli.

Quindi, anche se l’Abbazia di Chiaravalle e il Grana Padano rappresentano aspetti diversi della storia italiana, possono essere collegati attraverso la tradizione monastica e l’importanza dell’agricoltura e della produzione alimentare nella regione dell’Emilia-Romagna.




Medioevo e Monasteri

Durante il periodo medievale, i monasteri cistercensi ebbero un ruolo fondamentale nello sviluppo del Grana. 

L’Abbazia di Chiaravalle Milano, fu una delle prime a introdurre metodi avanzati di produzione casearia, stabilendo standard di qualità e igiene nella lavorazione del formaggio. 

Questa influenza monastica portò a una produzione di formaggio di alta qualità, che divenne una fonte di sostentamento per le comunità monastiche e per la popolazione locale.

Grana Padano
Abbazia di Chiaravalle Mi

Abbazia di Chiaravalle

L’Abbazia di Chiaravalle, situata nelle vicinanze di Milano, è un’antica abbazia cistercense fondata nel 1135 da San Bernardo di Chiaravalle, un importante monaco e teologo dell’epoca.

Questa abbazia è uno dei migliori esempi di architettura romanico-gotica in Italia ed è stata un importante centro religioso, culturale ed economico nel corso dei secoli.

Durante il Medioevo, l’abbazia ha accumulato molte proprietà terriere e ha svolto un ruolo chiave nell’agricoltura, contribuendo allo sviluppo di alcune attività agricole tipiche dell’area.




La produzione

La produzione del Grana coinvolge il latte vaccino, la cui lavorazione avviene in modo tradizionale.

Il formaggio viene stagionato per un periodo prolungato, spesso oltre i 9 mesi, fino a diversi anni. 

Questa lunga stagionatura conferisce al Grana Padano il suo sapore intenso e la sua consistenza granulosa.

Grana Padano
Grana Padano D.O.P. mezza forma

Denominazione di Origine Protetta (DOP)

La moderna denominazione di “Grana Padano” fu ufficialmente riconosciuta nel 1954, quando ottenne la DOP. 

Questo marchio di qualità è stato fondamentale per preservare la tradizione e la qualità del formaggio. 

La DOP stabilisce rigide regole di produzione, comprese le regioni di produzione consentite, il tipo di latte da utilizzare, le procedure di lavorazione e maturazione, garantendo così la genuinità del prodotto.

Diffusione e Popolarità

Nel corso dei secoli, il Grana Padano divenne uno dei formaggi più amati in Italia e nel mondo.

La sua versatilità in cucina, il suo sapore ricco e la sua struttura granulosa lo hanno reso ideale sia per il consumo diretto che come ingrediente in numerose ricette tradizionali.

È comunemente utilizzato in piatti come risotti, paste, insalate e molto altro.



Curiosità

  • La produzione del Grana Padano richiede una lunga maturazione, che può durare dai 9 mesi a più di 2 anni. Durante questo periodo, il formaggio sviluppa il suo caratteristico sapore e consistenza.
  • Il Grana Padano è spesso confuso con il Parmigiano Reggiano, un altro celebre formaggio italiano. 
  • Entrambi i formaggi sono simili, privi di lattosio, ma il Grana Padano viene prodotto principalmente nella Pianura Padana, mentre il Parmigiano-Reggiano proviene dalla regione dell’Emilia-Romagna e dalla provincia di Parma.
  • Il Grana Padano è diventato un prodotto di eccellenza in molte cucine del mondo ed è stato insignito di numerosi riconoscimenti internazionali.

La storia del Grana Padano è quindi una testimonianza dell’importanza della tradizione casearia italiana e dell’impegno costante nel produrre uno dei formaggi più prelibati e amati al mondo.




Le differenze nella produzione del Grana padano e del Parmigiano Reggiano

  1. Area geografica:

    • Grana Padano: è prodotto principalmente nelle regioni settentrionali dell’Italia, come la Lombardia, l’Emilia-Romagna, il Veneto e il Piemonte. Queste regioni costituiscono l’area di produzione designata per il Grana Padano.
    • Parmigiano Reggiano: è prodotto principalmente nella regione dell’Emilia-Romagna, con alcune zone limitate nelle regioni limitrofe. La zona di produzione del Parmigiano Reggiano è più ristretta rispetto a quella del Grana Padano.
  2. Latte:

    • Grana Padano: Il latte utilizzato per produrre  può provenire da vacche alimentate con foraggio di montagna o pianura.
    • Parmigiano Reggiano: richiede l’uso di latte proveniente esclusivamente da mucche che si alimentano con foraggio di montagna, specificamente nella zona di produzione designata.
  3. Zona di produzione:

    • Grana Padano: La produzione è consentita in un’area più ampia e non è limitata a una zona geografica specifica.
    • Parmigiano Reggiano: La produzione è strettamente regolamentata e limitata alla zona geografica specifica, che include province dell’Emilia-Romagna, della Lombardia, del Veneto e del Piemonte.
  4. Età:

    • Grana Padano: è disponibile in diverse varianti a diverse età, tra cui Grana Padano giovane, stagionato e stravecchio.
    • Parmigiano Reggiano: è generalmente considerato più stagionato e ha un gusto più pronunciato rispetto al Grana Padano.
  5. Regolamentazione:

    • Grana Padano: La produzione è soggetta a regole specifiche, ma è generalmente considerata meno rigorosa rispetto al Parmigiano Reggiano.
    • Parmigiano Reggiano: La produzione del Parmigiano Reggiano è molto regolamentata e segue criteri di qualità molto severi, inclusi l’uso di latte specifico e l’osservanza di metodi tradizionali di produzione.
error: Content is protected !!